Cio che mi da piu gioia quando viaggio non sono gli hotel fantastici, le bellissime spiagge o perfino l’affascinante storia dei luoghi che visito. I miei ricordi piu’ belli sono legati alle interazioni con la cultura del luogo. Mi piace portare a casa dialoghi o complici sorrisi scambiati con la gente locale. Fra questi i bambini regalano le soddisfazioni maggiori.

Nelle isole del sud Pacifico rivivo spesso il puro divertimento della gara di tuffi in acqua. La mancanza delle tecnologie fa si che in loro si conservi lo spirito creativo e la gioia di vivere infantile. Trasferiscono positivita’ e allegria. Raccontano la loro realta' incredibile come lo svegliarsi alle 4 del mattino, preparare la colazione e poi navigare ore su una piccola canoa per andare a scuola in un’isola vicina.

Incontrare questi bambini insegna a non dimenticare la bellezza della vita. Il mio sorriso e l'indole gioviale attirano di frequente l’attenzione di tutti loro. Credo riconoscano in me lo stesso spirito vivace con cui affrontano la quotidianita.

In un piccolo paese del Mozambico ho ballato a ritmo dei tamburi circondata da una scolaresca in strada. In Bangladesh le giovani donne mi hanno insegnato ad indossare la tipica gonna del luogo che copre le ginocchia. In Papua Nuova Guinea mi sono divertita a mostrare ai piccoli guerrieri i numerosi selfie.

Ancor piu bello quando porgi a questi bambini dall'animo genuino un semplice regalo. I loro visi ti riempiono il cuore. La magia della sorpresa ricevuta la riconosci negli occhi che brillano dalla felicita’. Seppur inconsci dell’accaduto sono loro che tutte le volte mi concedono il piu bel ricordo di viaggio.

L'atteggiamento dei bambini felici, seppur meno fortunati nel mondo, dovrebbe ricordare a tutti noi il segreto di vivere con leggerezza, conservando entusiasmo, meraviglia e semplicita’ d’animo.